Il progetto
Cesare Lombroso, fondatore dell’antropologia criminale, raccolse lungo l’arco dei suoi studi medici e psicologici i materiali a suo giudizio utili per dimostrare che le caratteristiche fisiche delle persone possono aiutare a spiegare se queste sono predisposte biologicamente a commettere dei reati. Ladri, stupratori, prostitute, assassini, detenuti nelle carceri vennero osservati, analizzati e catalogati in base alla forma della testa, del naso, della posizione degli zigomi, delle labbra.
Ogni aspetto della vita di questi individui, compresi i passatempi, i tatuaggi, gli oggetti personali, i corpi del reato, venne studiato. Se da un lato le riflessioni di Lombroso ebbero il merito di mettere al centro dell’analisi scientifica le persone e i loro contesti di vita, dall’altro rilanciarono forti pregiudizi sulla diversità tra le persone alimentando stereotipi e convinzioni diffuse anche nella comunità degli scienziati dell’epoca. Ci piaccia o meno, le sue idee continuano a influenzarci quando osserviamo il prossimo.
A tutti, almeno una volta nella vita, è capitato di dire, osservando la foto di una persona ricercata o pregiudicata: “Quest’uomo/questa donna ha proprio la faccia da delinquente!”. Anche se non tutti la pensiamo in questo modo, è indubbio che viviamo in un mondo in cui le persone diverse da noi continuano a fare paura e in cui le idee preconcette dello “straniero”, del “barbone”, del “negro”, del “rom”, delle “prostitute” alimentano paure vecchie come il mondo, come quella di perdere ciò che si ha o che si è costruito: la casa, i soldi, il lavoro, la famiglia.
Face to Face, riporta l’attenzione sulle facce delle persone, sul modo con cui le guardiamo e ci guardiamo. E ci aiuta a rispondere a un po’ di domande che ci siamo fatti:
perché pensiamo che una persona sia un delinquente? Basta il fatto di essere rinchiusi in un carcere per dividere in modo certo chi commette reati da chi non li commette? Quali concetti o preconcetti usiamo quando guardiamo? Come ci influenzano le immagini che osserviamo sui giornali, al cinema, in televisione? Cosa ci dicono le fotografie dell’archivio Lombroso? Una volta compresi i pregiudizi di cui siamo tutti più o meno consapevolmente vittime, come possiamo vedere “veramente” chi ci sta di fronte?
Per rispondere a questi interrogativi, ci confronteremo con due gruppi di persone che vivono sulla loro pelle il peso dei preconcetti e del pregiudizio: dieci detenuti dell’Istituto di reclusione di Saluzzo, e altrettante detenute della sezione femminile della casa circondariale di Torino.
- Affronteremo il tema del pregiudizio nella fotografia, nell’arte, nella vita quotidiana.
- Impareremo come funziona una macchina fotografica, come si scattano le fotografie, come si compone un’immagine; scatteremo fotografie ai nostri volti facendo attenzione ai particolari che ci rivelano cosa pensiamo delle persone che ritraiamo, e cosa ci comunicano i volti.
- Ascolteremo cosa hanno da raccontarci gli esperti sul tema del pregiudizio e cercheremo di capire se esistono o meno fondamenti scientifici nelle paure che animano la società, come funziona il cervello umano, come la cultura ci permetta di differenziarci dagli animali.
Una esposizione fotografica segnerà il nostro punto di arrivo. Scatteremo una serie di ritratti fotografici anonimi a un gruppo di persone, libere e recluse, donne e uomini, che andranno a comporre la mostra “FACE TO FACE – L’ARTE CONTRO IL PREGIUDIZIO”. Non diremo mai chi è chi. Saranno i volti a parlarci, a suscitare i nostri pensieri e a modificare le nostre idee.
La mostra fotografica verrà inaugurata nei primi mesi del 2016 nel Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso” di Torino, partner del progetto.
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Il Museo Lombroso entra in carcere a Saluzzo con il progetto “Face to Face” – UNIAQ
[…] Lunedì 29 giugno, il Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino, partner del progetto “Face to Face” dell’Associazione Sapori Reclusi, incontrerà un gruppo di detenuti nel carcere Rodolfo Morandi di Saluzzo (CN). Il Direttore del Museo, Silvano Montaldo, e la conservatrice, Cristina Cilli, presenteranno Cesare Lombroso e il suo Museo a una decina di persone detenute che dal 2014 sono coinvolte con Sapori Reclusi nel progetto Stampatingalera, un laboratorio di stampa artistica Fine Art. L’intento è quello di intraprendere un dialogo fra i detenuti e il Museo al fine di riflettere su temi affrontati nell’Ottocento da Lombroso e ancora oggi attuali, utili per tentare di rispondere a domande come: Quali concetti o preconcetti usiamo quando guardiamo in faccia una persona? Come ci influenzano le immagini che osserviamo sui giornali, al cinema, in televisione? Cosa ci dicono le fotografie dell’Archivio del Museo Lombroso? Una volta compresi i pregiudizi di cui siamo vittime, più o meno consapevolmente, come possiamo vedere “realmente” chi ci sta di fronte? Il progetto Face To Face, di cui sono partner attivi le case circondariali Rodolfo Morandi di Saluzzo e Lorusso e Cutugno di Torino, indaga il pregiudizio attraverso l’arte, con un percorso fatto di incontri in carcere e momenti di confronto tra persone detenute e libere, per riflettere sui meccanismi con cui guardiamo e cataloghiamo il prossimo. Il punto di arrivo del progetto sarà un’esposizione fotografica dal titolo “Face to Face – L’arte contro il pregiudizio”, dove una serie di ritratti fotografici a persone libere e detenute, donne e uomini, verrà inserita nel percorso del Museo Lombroso senza esplicitarne l’identità. Saranno i volti a parlare, a suscitare pensieri e a modificare le idee. La mostra verrà inaugurata nei primi mesi del 2016. Infohttps://saporireclusi.org/face-to-face/http://www.museounito.it/lombroso/default.html […]
In mostra le fotografie di Davide Dutto – MAC test
[…] partire da queste domande il progetto Face To Face, nato nel 2015 con l’Associazione Sapori Reclusi, vuole portare l’attenzione sul volto […]
Mostra fotografica – Obiettivo raggiunto! – MAC test
[…] Sapori Reclusi e il Museo Lombroso ringraziano sentitamente tutti coloro che hanno contribuito donando alla campagna crowdfunding per sostenere l’allestimento della mostra fotografica Face To Face – l’arte contro il pregiudizio. […]
Il Museo incontra il carcere – MAC test
[…] Museo, partner del progetto “Face to Face” dell’Associazione Sapori Reclusi, incontrerà 10 detenute nella sezione femminile della casa circondariale con l’intento di […]
Mostra prorogata fino al 6 giugno 2020 | Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso - Università di Torino
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Mostra Face to Face – Prorogata al 30 giugno 2021 | Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso - Università di Torino
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