Sapori Reclusi

AFGHANISTAN

AFGHANISTAN

Progetto R-Woman

Associazione Saporireclusi

Associazione Saporireclusi – Diamo voce a chi non ha voce

Resistant women

Essere donna vuol dire avere un grande spirito di adattamento.

Essere donna in un paese sconvolto da anni di guerra e da continui stravolgimenti socio culturali lo rende inevitabile.

La donna, fulcro della famiglia, perno della collettività, è spesso relegata ai margini della sua stessa società.

Per dare voce e dignità alla figura femminile, Sapori Reclusi sceglie di presentare un nuovo progetto, R-Women Afghanistan, nuovamente incentrato sulle donne: per illuminare attraverso l’arte una verità ignorata o scomoda da vedere, per continuare ad alimentare il dibattito sulla condizione femminile nella società contemporanea.

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Per entrare a fare parte di questo progetto e contribuire alla cancellazione dei pregiudizi verso la rappresentazione delle donne contattateci e seguite la nostra pagina su Facebook/R-Women!

IBAN Intestato a di R-women Afghanistan:
IT30U0617046320000001629433

Info PROGETTO

SaporiЯeclusI

R-Woman Afghanistan

Oggi il progetto R-Women ci proietta in Afghanistan e ci accompagna in una ricognizione sulle condizioni di vita delle donne afghane durante gli ultimi 30 anni, attraverso una serie di fotografie che ne mostrano evoluzioni ed involuzioni.

L’associazione Sapori Reclusi vuole portare la voce diretta delle persone, senza mediazioni di parte, attraverso un progetto che ha come fulcro una mostra fotografica itinerante.

R-Women Afghanistan vuole raccontare i cambiamenti che ha subito la società afghana negli ultimi decenni, e lo fa attraverso una serie di reportage e lavori fotografici realizzati da artisti internazionali, che ritraggono le donne afghane nella loro vita quotidiana. Un quadro perennemente mutevole, in cui si specchiano le differenti libertà, di volta in volta perse e acquisite nel corso degli anni, fino alle ultime immagini che lasciano nel cuore il timore per gli sviluppi futuri.

Il progetto, come una vera testimonianza, viaggerà in Italia ed in Europa; per ottenere la massima visibilità e diffusione di questo lavoro di sensibilizzazione saranno organizzati dibattiti con attivisti ed eventi culturali dedicati alla conoscenza della cultura e del mondo arabo.

Inoltre, saranno previsti incontri nelle scuole, per portare ai ragazzi la testimonianza viva di queste donne, per sottolineare l’importanza delle libertà individuali, della parità di genere e del riconoscimento da parte dei governi democratici dei diritti di tutte le donne.

L’obiettivo del progetto è sensibilizzare la società sull’importanza della cittadinanza attiva e consapevole attraverso il confronto con una realtà distante, avvicinando le persone al concetto di emancipazione femminile attraverso la presa di coscienza della privazione dei diritti.

Cosa vuol dire essere donna in Afghanistan?

Dipende da dove si è, se in una grande città turistica o in un villaggio sperduto controllato dai Talebani. Dipende da che anno è, se è l’anno in cui gli americani controllano buona parte del territorio o se è l’anno in cui i Talebani si riprendono Kabul.

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La mostra

La mostra fotografica itinerante
R-Women Afghanistan si concentra sulla figura della donna attraverso gli stravolgimenti socio-culturali che hanno colpito il popolo afghano.

La mostra sarà curata dai fotografi Davide Dutto, presidente dell’associazione Sapori Reclusi e da Manoocher Deghati, che ha dedicato molti anni del suo lavoro a Kabul, e qui ha contribuito a formare alcuni dei migliori fotoreporter attualmente attivi nel mondo.

Parteciperanno fotografi di fama internazionale, alcuni afghani, alcuni esuli afghani, alcune donne esuli afghane, alcuni iraniani ed un italiano, tutti accomunati dalla volontà di testimoniare attraverso la propria produzione artistica l’isolamento discriminato e le ingiustizie sociali.

L’esposizione fotografica comprende una settantina di immagini Fine Art35x50cm montate su cornici a cassetto bianche. Le opere di ogni autore saranno affiancate da una presentazione del proprio progetto in modo analogico e digitale.

Ogni fotografo presenterà la propria serie di immagini, offrendo il proprio punto di vista narrativo sulla realtà delle donne afghane; la presenza di fotoreporter afghane, attiviste per i diritti delle donne, donerà una prospettiva autentica e diretta sulla realtà attuale.

La mostra vuole essere una testimonianza del potere delle immagini e della narrazione per promuovere la consapevolezza e spingere verso una maggiore equità e uguaglianza di genere.

Proposito del progetto è raggiungere il maggior numero di visitatori possibili garantendo il più possibile a tutti l’accessibilità, provando a superare le barriere sensoriali, culturali e linguistiche con l’ausilio della tecnologia.

R-Woman Video

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